22 May

Quando studiamo l’italiano, una delle prime cose che impariamo è la differenza nei saluti, come quella tra “Ciao” e “Buonasera”, in base alla situazione e alla persona che abbiamo davanti a noi. Ma in Italia nella comunicazione quotidiana possiamo usare un grado diverso di formalità che non riguarda solo il modo di salutare. Così, presto impariamo anche che gli italiani per parlare con gli altri usano due forme: il “tu” o il “Lei”.

One of the first things we learn when studying Italian is the different way to greet somebody, depending on the situation and on the person we have in front of us, such as the use between “Ciao” and “Buonasera”. Actually, in Italy we can change the level of formality not only when we say hello or goodbye. And we also learn soon that in Italy there are two ways to address people: using “you” or “Lei”.

Quando usiamo il “tu”?
When do we use “tu”?

Con gli amici, la famiglia, i bambini e di solito anche con persone che hanno la nostra età. Lo usiamo anche con i nostri colleghi di lavoro.

With friends, family, children and usually with people who are our age. We also use it with our colleagues at work.

Esempio/example:

“Ciao Arturo! Come stai?”
“Bene, grazie. E tu?”
“Anch’io. E i tuoi figli stanno bene?”
“Sì, benissimo. Ti salutano tanto”.

Quando usiamo il “Lei”?
When do we use “Lei”?

Con persone che non conosciamo e anche in ambiente di lavoro, soprattutto con il capo di un’azienda, e con le autorità (ad esempio il Presidente della Repubblica). Lo usiamo anche in generale con le persone più grandi di noi e con gli anziani, in questo caso come forma di gentilezza.

With people we do not know and at work, especially with the head of a company, and with authorities (e.g. the President of the Republic). In general we also use it with elder people and seniors, in this case to show respect. 

Usiamo il pronome femminile “Lei” sia per il genere maschile sia per il genere femminile, perché il suo significato non è quello di identificare il sesso di una persona ma solo di creare una distanza per rispetto o cortesia.

We use the feminine pronoun “Lei” to address both masculine and feminine genres, because the reason is not to identify people gender but only to create a respectful or polite distance.

Quando usiamo il “Lei” gli altri elementi della frase vanno concordati alla terza persona: il verbo sarà alla terza persona singolare, il pronome complemento sarà La (diretto) e Le (indiretto), gli aggettivi e i pronomi possessivi saranno Sua, Sue, Suoi.

When we use “Lei” the other elements of the sentence need to agree in the third person: the verb will be in the third-person singular, the object pronoun will be La (direct) and Le (indirect), the adjectives and the possessive pronouns will be Sua, Sue, Suoi.

Facciamo un esempio trasformando il dialogo precedente:
Let’s see an example changing the previous dialogue:

“Buonasera signor Martini, come sta?”
“Molto bene grazie, e Lei?
“Anch’io. E i Suoi figli stanno bene?”
“Sì, benissimo. La salutano tanto”.

Com’è nato il “lei”
The origin of “Lei”

Sappiamo che l’italiano ha origine dal latino. In realtà gli antichi Romani si rivolgevano a tutti con il “tu”, anche agli imperatori!
L’uso del “Lei” si è diffuso solo a partire dal Cinquecento, con la dominazione spagnola, per influenza della forma spagnola “Usted”, usata alla terza persona singolare per rivolgersi a qualcuno in modo formale.

As we know, Italian language has its origin from Latin. Actually, the ancient Romans addressed everybody with “tu”, emperors included!
Only in 1500 the use of “Lei” spread, during the Spanish domination, due to the influence of the Spanish “Usted”, used in the third person singular to address somebody in formal contexts. 

In italiano è frequente anche l’uso di titoli per rivolgerci ad una persona. È molto usato “Dottore” prima di un nome quando la persona è laureata, non solo per rivolgerci a un medico. Ci sono poi altri titoli che usiamo in modo specifico in base al percorso di studi, come Professore, Avvocato, Ingegnere.

In Italian the use of titles to address somebody is also frequent. It is common the use of “Dottore” before a noun when the person holds a degree, not only to address a doctor. There are other more specific titles depending on the studies, like Professor, Lawyer, Engineer.

Inoltre, in una situazione informale la lingua è caratterizzata da espressioni e parole più colloquiali e da esclamazioni, mentre in contesti formali cerchiamo di usare parole più ricercate.

Besides, in an informal situation the language has a lot of colloquial expressions and words as well as exclamations, while in formal contexts we try to use more refined words.

Adesso passiamo alla pratica dell’italiano formale e informale con questi esercizi! Se vuoi, puoi scaricare il pdf dove trovi anche le soluzioni.

Let’s practise formal and informal Italian now with these exercises! If you like, you can download the pdf where you can also find the solutions.

ESERCIZIO 1/EXERCISE 1

Guarda il video di una scena del film “La vita è bella” di Roberto Benigni.
Sai riconoscere se il dialogo è formale o informale? Scrivi tre espressioni/parole per spiegare la tua scelta.

Watch the video with a scene form the film “Life is beautiful” by Roberto Benigni.
Can you recognize if the dialogue is formal or informal? Write three expressions/words to explain your choice.

(soluzione)

Prego, Buonasera, Guardi, Scelga Lei, Più presto che può.

ESERCIZIO 2/EXERCISE 2

Trasforma questo dialogo da informale a formale:

Change this dialogue from informal to formal:

– Ciao Claudio, come va?
– Ciao, non sto molto bene purtroppo. E tu?
– Io abbastanza bene. Cosa ti è successo?
– Ho avuto una brutta febbre e sono ancora raffreddato.
– Caspita, mi dispiace molto! E il tuo lavoro? Ho saputo che hai cambiato azienda!
– Sì, è vero. Sono molto contento.
– Mi fa piacere. E come sono i tuoi colleghi?
– Sono disponibili e simpatici. E tu invece?
– Io ho una bellissima notizia: mi sposo!
– Davvero? ma con la tua collega di scuola?
– Sì. La conosci?
– Non ancora, ma mi hai raccontato del vostro incontro. E lavori sempre nella stessa scuola?
– Sì e anche lei: siamo molto fortunati.

(soluzione)
– Buongiorno/Buonasera (signor) Claudio, come va?
– Buongiorno/Buonasera, non sto molto bene purtroppo. E Lei?
– Io abbastanza bene. Cosa Le è successo?
– Ho avuto una brutta febbre e sono ancora raffreddato.
– Oh, mi dispiace molto. E il Suo lavoro? Ho saputo che ha cambiato azienda.
– Sì, è vero. Sono molto contento.
– Mi fa piacere. E come sono i Suoi colleghi?
– Sono disponibili e simpatici. E Lei invece?
– Io ho una bellissima notizia: mi sposo.
– Davvero? ma con la Sua collega di scuola?
– Sì, Anna. La conosce?
– Non ancora, ma mi ha raccontato del vostro incontro. E lavora sempre nella stessa scuola?
– Sì e anche Anna: siamo molto fortunati.